È appena passato il weekend. Lunedì mattina, in studio, prima di iniziare le sedute. Mi prendo 10 minuti per sentire nuovamente questi giorni di mare. Ne avevo bisogno. Il sole che scalda. Il rumore delle onde del mare. I pensieri che vanno e vengono, ma soprattutto vanno. Ecco quello che fa bene al cuore. Sono giorni che non scrivo sul blog e in molti mi avete chiesto come mai.La risposta è semplice, apparentemente: cambiamenti lavorativi, nuovi orari da rispettare e scadenze pressanti. E questo mio spazio? Silenzioso. Ho dovuto far pace con la voglia di fare sempre tutto: è impossibile. Avere un blog, nella mia testa, significa dargli voce, permettergli di crescere, raccogliere racconti e storie che si incrociano. È vero, curare questo spazio ha tutti questi significati. Ma è necessario concedersi del tempo. Spesso nella vita, vorremmo tutto e subito: il lavoro dei sogni, la casa perfetta, la relazione da favola. E quante volte, invece, ci scontriamo con una realtà diversa? Entrano in gioco le aspettative, quelle nostre costruzioni mentali di come il mondo e i sentimenti dovrebbero essere. Queste fondamenta della nostra realtà parlano di come siamo cresciuti, di come siamo stati amati, delle richieste che ci sono state fatte. Ma, osservando il mare, ho visto smuoversi il fondale: quello che era prima, l’attimo dopo non era più. I ciottoli della riviera ligure continuavano a muoversi davanti a me. Ecco, cosa fa il tempo: modifica continuamente ciò che c’è. Perché allora darsi tempo? Perché in questo si apre uno spazio di scoperta interiore. Questo non vuol dire non avere obiettivi o non concentrarsi sulle cose che sono importanti, bensì avere nuovi occhi con i quali guardare ciò che accade. C’è bisogno di tempo per crescere, questo la natura ce lo insegna costantemente. Pensiamo che una volta realizzati i sogni, avremo tutto. Non è così. Anzi, sarà solo un nuovo inizio. Concedersi il proprio tempo diventa la chiave per affrontare le difficoltà, senza evitarle. Darsi il tempo non vuol dire fare spazio tra gli impegni, ma lasciare, anche, che le cose prendano forma. Permettere che quello che viviamo acquisti un senso, senza darglielo a priori. Mettersi in gioco nel flusso degli eventi, senza rimanere ancorati alla riva. Prendere il largo, insomma, per scoprire cosa c’è là, all’orizzonte. Quel limitare ci sembra una linea determinata, chiara e sicura. Lo è solo dal nostro punto di vista: la spiaggia. Navigando, scopriamo che non è così: affrontando le onde, sfidando le tempeste, a volte, dobbiamo stare solo fermi. Lasciar passare i minuti e capire quale sia la cosa migliore da fare in quel momento per andare avanti. Ecco, concedersi tempo ha questo valore inestimabile, la scoperta: emozioni, bisogni, aspirazioni possono trovare un modo di essere. Darsi tempo è il regalo più prezioso che possiamo farci per appropriarci davvero dei momenti: come questo weekend, al mare, felice; come questo blog, a momenti alterni, come le giornate.
A voi, buon lunedì.
Emanuele